Luca Mazzi, giornalista pubblicista e dirigente pubblico, ha dato alle stampe il romanzo «Il...
Come la maggior parte delle donne, Laura Falcinelli interroga ogni mattina lo specchio alla ricerca di un consiglio. Nel suo caso, su quale anima indossare. Dalla musica al design, sono tanti i mondi in cui ha imparato a destreggiarsi. Con la leggerezza e la consapevolezza di chi sceglie di votare la propria vita all’arte
L'irresistibile ascesa del sommelier aretino LucaMartini, partito dall'Osteria "da Giovanna" e salito sul tetto del mondo dei degustatori. In mezzo l'amore per Londra, le esperienze ai quattro angoli del globo, la consacrazione professionale. E poi una società di consulenze, un blog e un libro. Il futuro? “Non lo so. forse Aprirò un chiringuito sulla spiaggia, di sicuro un giorno tornerò ad Arezzo”
Valdarnese di nascita e romano di adozione, Giammarco Sicuro racconta l’appassionante lavoro che lo...
Più che un punto vendita, ad Arezzo c'è un laboratorio di idee, dove le...
La preparazione e la devozione per il lavoro di maestro vetraio le hanno consentito di realizzare la Lancia d’Oro della giostra del saracino dedicata a Petro Benvenuti, vinta a giugno da Porta del Foro. critica e storica dell'arte, esperta di crisografia, olimpia bruni unisce gentilezza e tenacia ed è riuscita ad affermarsi in una professione svolta prevalentemente da uomini.
Elicotterista nell'esercito, ha partecipato a spedizioni militari in Albania, Kosovo, Bosnia, Serbia e Iraq....
Diplomata alla Scuola Holden di Baricco in tecniche della narrazione, Martina Carnesciali oggi è una editor, lavoro che ha preso corpo durante il lockdown, ma che è sempre stato dentro di lei, nascosto nell’amore per i libri e nella passione per la lettura.
Dal quaderno azzurro delle superiori a un posto di rispetto fra i grandi letterati italiani. Patrizia Fazzi ha dedicato la sua vita all’insegnamento, alla famiglia e alle passioni, in una continua ricerca del vero, del buono e del bello
Burattinaio, marionettista e artista di strada: Paolo Valenti ha studiato architettura, aveva un debole per l'urbanistica ma poi ha scelto il teatro, che lui considera un rito, una catarsi collettiva. Perché l'estetica è un vero sentimento nella creazione dell'opera. E alla fine ripaga sempre dei sacrifici fatti