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Marco Botti

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Marco Botti Aretino di nascita e per vocazione. Dal 2004 sono giornalista culturale, nonché addetto stampa e curatore di mostre ed eventi. Arte, musica, storia della mia città sono il pane quotidiano. Credo nella natura divina dei Beatles.

L’anfiteatro romano

Nel cuore di Arezzo si nasconde l'opera più rappresentativa del periodo romano: l'anfiteatro. con un'arena di poco inferiore a quella del colosseo, un tempo ospitava circa tredicimila persone a sedere che accorrevano per assistere ai ludi gladiatori. adiacente alla struttura, oggi si trova il museo archeologico gaio cilnio mecenate

La hermana y la herida

Nei giardini del Praticino c'è una scultura che racconta l’incontro dell'artista Abel Vallmitjana con Pablo Neruda e altri mostri sacri della letteratura mondiale

L’acquedotto Vasariano

Una infrastruttura fascinosa realizzata tra il Cinquecento e il Seicento, mirabile opera di ingegneria idraulica. Nella zona nord est di Arezzo, dove via Gamurrini si incrocia con via Tarlati, una serie di arcate recentemente sottoposte a restauro catturano l’attenzione. E a breve sarà inaugurato il percorso pedonale con un sistema di illuminazione notturna.

Il lebbrosario di San Lazzaro

Un possente edificio lungo via Romana che nella seconda metà del Duecento era la struttura meglio attrezzata per accogliere i malati del territorio. Nel corso del tempo fu trasformato in centro per la lavorazione e il commercio di cereali, attività portata avanti per più generazioni dalla famiglia Gudini fino a pochi decenni fa

La Torre di Gnicche

Una costruzione due/trecentesca lungo la collina di San Fabiano....

Il Canto dei Bacci

L’angolo tra Corso Italia e via Cavour è considerato...

Poggio del sole, che storia!

Dalla necropoli etrusca di oltre duemila anni fa al...