Dalla secolare tradizione giuridica della sua famiglia partenopea, alla progettazione di impianti innovativi: la storia di Alfredo Guerra è una insolita ma affascinante evoluzione personale. La nostra intervista svela la nascita di Ramtech Engineering
e la sua crescita nel settore energetico e dell’ingegneria

Può condividere con noi i momenti salienti che hanno portato alla fondazione di Ramtech Engineering? Qual è stata la visione iniziale che hai avuto per l’azienda?
La nascita di Ramtech Engineering deriva dalle esperienze accumulate da me e il mio socio paritetico, l’ingegnere Maurizio Boschi, presso l’altra nostra società, G&B Italy Consulting. Dopo esserci fatti apprezzare principalmente per la consulenza energetica, la domanda crescente da parte dei clienti per la progettazione degli impianti elettrici e meccanici ci ha spinti verso la creazione di Ramtech Engineering. Attualmente l’azienda ha sedi ad Arezzo e una nuova apertura prevista a Milano, contando una forza lavoro di venti persone, ma con ampi margini di crescita a breve termine. Ramtech Engineering si specializza principalmente nella progettazione di impianti per sedi industriali e corporate, con un focus predominante nel settore della moda, servendo prestigiosi brand quali Gucci, Fendi, Prada, Dolce & Gabbana e Tod’s.
Quali sono gli elementi chiave che distinguono l’approccio di Ramtech Engineering nella progettazione degli impianti tecnologici e nella gestione energetica degli immobili?
Il nostro approccio è centrato sulla progettazione orientata alla massimizzazione delle performance di consumo, con un forte focus sul risparmio energetico, nel rispetto del budget assegnato. In questo modo, miriamo a fornire soluzioni efficienti e all’avanguardia, mantenendo sempre la consapevolezza dei vincoli finanziari prefissati.
Come l’azienda si assicura di rimanere all’avanguardia nelle tecnologie e nelle pratiche più recenti nel campo?
Adottando un approccio proattivo. Manteniamo un contatto regolare con i fornitori di apparecchiature, sia elettriche che meccaniche. Questi stretti rapporti ci permettono di scambiare informazioni in modo continuo, garantendoci l’accesso ai prodotti più recenti, tecnologicamente avanzati ed efficienti dal punto di vista energetico. Investiamo significativamente in corsi di formazione per mantenere il nostro team al passo con le ultime novità e ci concentriamo sull’utilizzo di programmi di progettazione all’avanguardia per assicurare risultati ottimali.
Può condividere qualche esempio di progetti significativi gestiti da Ramtech Engineering? Quali sono le sfide che l’azienda affronterà nel prossimo futuro?
Il nostro progetto di punta è stato la realizzazione degli impianti per il nuovo headquarter Fendi a Capannuccia, nei pressi di Firenze. Abbiamo gestito sia la progettazione degli impianti che la supervisione completa della loro installazione. Attualmente, stiamo lavorando su un progetto altrettanto significativo per un’importante azienda a Milano, sebbene al momento non sia ancora ufficiale per il pubblico. La nostra sfida imminente consiste nell’incrementare significativamente il fatturato, espandendo il nostro portafoglio clienti e raddoppiando o triplicando le dimensioni dell’azienda in termini di forza lavoro.
Considerando il rapido sviluppo delle tecnologie e le crescenti preoccupazioni ambientali, quali tendenze prevede nel settore dell’energia e dell’ingegneria negli anni a venire? Come Ramtech Engineering si sta preparando per affrontare queste sfide e opportunità future?
Per affrontare nuove sfide e cogliere le opportunità future, stiamo già implementando una solida struttura che copre l’intero panorama energetico, dalla fase di ingegnerizzazione alla progettazione e oltre. La sinergia con G&B Italy Consulting ci consente di offrire un approccio completo, garantendo una copertura a 360° grazie alla nostra esperienza e al nostro impegno verso la carbon neutrality e l’ottimizzazione dei consumi. Riconosciamo che il settore sta evolvendo rapidamente e siamo pronti ad abbracciare le future evoluzioni, specialmente in termini di sostenibilità.
A chiosa finale, qualche parola sul suo percorso insolito?
La mia storia come ingegnere rappresenta un percorso unico. Nonostante provenga da una famiglia partenopea con radicate tradizioni giuridiche secolari, ho fatto la scelta di abbracciare un campo completamente diverso rispetto alla tradizione familiare. La mia realizzazione in questo settore è del tutto personale, motivata dalla passione e dalla determinazione, che ho sempre nutrito per la mia professione.