Una festa che celebra la primavera e riempie ogni anno l’antico borgo di fiori e gioia di vivere

“La stagione preferita del mondo è la primavera. Tutto sembra possibile a maggio” scriveva il naturalista e scrittore americano Edwin Way Teale. La frase sembra fatta appositamente per i lucignanesi, che nel quinto mese dell’anno portano per le strade del loro borgo la “Maggiolata”, sorprendente festa dei fiori e del risveglio della natura. Nelle prime due domeniche di maggio Lucignano mette in scena questo grande rito collettivo di rinascita, che riempie di colori, suoni e installazioni floreali ogni vicolo, piazzetta e angolo del centro storico medievale. Cerimonie dedicate alla bella stagione sono documentate in tutte le epoche e a tutte le latitudini, ma quella lucignanese merita un discorso a parte per la sua originalità. Volendo individuare la prima edizione dell’era moderna della “Maggiolata”, dobbiamo tornare indietro fino al 1937, quando vennero fatti sfilare dei carri agricoli tipici della Val di Chiana pieni di ginestre, uno dei fiori simbolo del mese, trainati da buoi di razza chianina adornati con fiocchi e nappe rosse. Assieme alla celebrazione della natura che si rinnova, l’iniziativa voleva essere un omaggio alla civiltà contadina, ai suoi ritmi atavici e al desiderio di riunirsi e festeggiare, allontanandosi per un momento dal sudore
e dalle fatiche quotidiane nei campi. In quello stesso anno fu fondato anche il Gruppo Folkloristico di Lucignano, colonna portante dell’evento.
Da allora la “Maggiolata” è cresciuta anno dopo anno, attirando sempre più turisti, che hanno l’opportunità di visitare e scoprire i tesori di uno dei borghi più belli d’Italia, per l’occasione completamente ammantato di fiori.
Dal 1997, per rendere l’iniziativa ancor più accattivante, il territorio comunale è stato diviso in quattro rioni – Porta San Giusto, Porta San Giovanni, Porta Murata e Via dell’Amore – che si contendono l’ambito “Grifo d’oro” assegnato in ogni edizione al carro allegorico più bello e originale.
Durante la manifestazione arrivano in Val di Chiana bande musicali e gruppi folkloristici da tutta Italia e dall’estero, impazienti di partecipare alla grande festa scandita
dal corteo che percorre ad anello il paese. I visitatori hanno così la possibilità di ammirare i carri fioriti in gara, frutto della creatività e di mesi di lavoro dei rionisti, e di assistere all’imperdibile “Battaglia dei fiori”, che la seconda domenica chiude l’edizione.
Il rione Porta San Giusto è quello nero e bianco. Fa riferimento all’entrata cittadina che guarda verso il territorio senese. L’area di pertinenza va da Palazzo Bettelli Renzuoli lungo via Matteotti a via Rosini. Fuori dalle mura comprende le frazioni di Croce, Selva e Casalta.
Il rione di Porta San Giovanni è quello giallo e verde. Il suo territorio nel centro storico parte dalla fine di via Rosini, passa per la Piazzuola e finisce in piazza Ser
Vanni. Esternamente include le zone di Cappuccini, Poschini, Fabbriche, Monte Quarata e Poggio Spinoso.
Il rione di Porta Murata è quello di colore rosso e blu. Il territorio dentro le mura comprende l’area che dal Crocione scende da una parte verso la porta riaperta nel secolo
scorso e dall’altra verso piazza delle Logge. Fuori dal centro include il colle della Fortezza Medicea e Santa Maria al Calcione.
Il rione di Via dell’Amore è quello giallo e rosso. Si riferisce nel nome all’antica denominazione di via Matteotti. Rientrano nel territorio di spettanza il tratto che va
da Porta San Giovanni a Porta Sant’Angelo e fuori dal paese le frazioni di Pieve Vecchia, Giglio, Colle e Caselle.
Partecipare alla “Maggiolata” di Lucignano è un’esperienza unica che catapulta protagonisti e visitatori in un’atmosfera magica.
Condivisione del bello, gioia di vivere, amore per la natura e passione per le tradizioni della propria terra sono gli ingredienti principali di ogni edizione, sempre più bella, sempre più partecipata, sempre più fiorita.