Emozioni, rivalità, aspettative, cicatrici, ricordi, soldi. Martino Gianni si racconta a pochi giorni dal rientro a Porta Sant’Andrea. Con qualche ansia, tanti stimoli e una certezza: “Se vinceremo, sarà ancora più bello”

Una vita legata a doppio filo alla Giostra del Saracino. Martino Gianni, 13 lance d’oro vinte con Porta Sant’Andrea, è tornato in biancoverde a vent’anni dal burrascoso addio. In mezzo alcuni lunghi periodi di pausa e un’esperienza galvanizzante da allenatore di Porta Santo Spirito, dove ha saputo rilanciare un quartiere in difficoltà. In gialloblu ha forgiato quella che oggi è la coppia più forte contro il buratto, composta da Elia Cicerchia e Gianmaria Scortecci, conducendoli a un’impressionante serie di vittorie. Ma siccome certi amori non finiscono mai, l’ex re della piazza ha riaperto le porte del cuore ai colori che ne hanno accompagnato la crescita. E a 65 anni ha accettato la sfida, intrigante e complicata, di riportare Sant’Andrea ad alti livelli. In questa intervista ci ha raccontato le emozioni del rientro a casa, le aspettative e le ansie, i retroscena e le curiosità di un nuovo capitolo che si apre e che sta dando un impulso fortissimo a tutto il mondo del Saracino. Con una certezza: “Se vinceremo, sarà ancora più bello”