La Calzoleria Fucini di Castiglion Fiorentino festeggia i cento anni di attività, sempre all’insegna dell’eleganza. Daniele rappresenta la terza generazione alla guida di una bottega diventata un punto di riferimento: “La chiave è la continuità. In un mercato dominato dall’online, negozi come questo sopravvivono con la fidelizzazione. E con il buongusto”
Nel 2025 la Calzoleria Fucini di Castiglion Fiorentino celebrerà un traguardo straordinario: 100 anni di attività. Nata dall’ingegno e dalla passione del bisnonno Alfredo, questa storica realtà artigianale si è trasformata negli anni, rimanendo però sempre fedele ai suoi valori di qualità, tradizione e servizio al cliente. Oggi, alla guida della calzoleria, c’è Daniele Fucini, terza generazione impegnata a traghettare la bottega nel futuro senza dimenticare il passato.
Fucini rappresenta un simbolo di tradizione artigianale. In che modo riuscite a mantenere viva questa eredità, rispettandone i valori originali e trasmettendoli ai vostri clienti? La chiave è la continuità: qualità, tradizione e un servizio eccellente sono i pilastri su cui si basa il nostro lavoro. In un mercato sempre più dominato dall’online, negozi come il nostro sopravvivono grazie alla fidelizzazione, alla serietà e alla capacità di offrire qualcosa di unico: il contatto umano. I miei clienti non cercano solo un prodotto, ma un’esperienza personalizzata. Dall’orlo al su misura, offriamo servizi che l’online non può replicare. Inoltre, scelgo con cura aziende che producono in Italia, garantendo prodotti di altissima qualità.
Qual è il valore dell’unicità nella vostra attività e come rispondete alle richieste più particolari? L’unicità sta nel mio approccio personale. Sono io a scegliere ogni collezione, seguendo il mio gusto e la mia esperienza. Questo mi permette di proporre capi che non solo sono eleganti, ma che riflettono la personalità di chi li indossa. Negli anni, ho visto che i clienti apprezzano questa attenzione: tornano da me non solo per la qualità, ma per il modo in cui riesco a valorizzarli. Molti sono imprenditori o professionisti, e non mancano clienti che arrivano da città come Roma, Firenze e Cesena. Mi piace pensare che il mio lavoro non si limiti a vendere, ma a creare uno stile su misura per ogni persona.
E quali sono i vostri obiettivi per il futuro? L’obiettivo è continuare così. So che è un approccio controcorrente rispetto al mercato attuale, ma sono abituato a non lamentarmi. Preferisco concentrarmi su ciò che posso fare meglio: mantenere alta la qualità e offrire un servizio ineguagliabile. Tra i miei clienti c’è perfino una legale di Londra che, dopo aver acquistato un immobile in zona, continua a tornare qui per il suo guardaroba. Esempi come questo mi danno la forza di andare avanti con passione.
Uno sguardo al passato: com’è nata questa storica attività? La Calzoleria Fucini è stata fondata nel 1925, quando il mio bisnonno Alfredo si registrò alla Camera di Commercio come calzolaio. Era lui ad accomodare le scarpe, avviando quella che sarebbe diventata una tradizione familiare. Il negozio attuale, però, risale al 1963, aperto da mio nonno, che ha portato avanti l’attività con dedizione e poi proseguito da mio padre. Da 13 anni ci sono io da solo, la terza generazione effettiva, e ho voluto dare una svolta: oltre alle calzature, ho introdotto l’abbigliamento, ampliando l’offerta e attirando nuovi clienti.
Un’esperienza che ha segnato il suo percorso professionale? Un ringraziamento speciale lo devo al negozio Alessandro Banchelli di Arezzo, dove ho lavorato per 10 anni. È lì che sono cresciuto, ho imparato tanto e ho sviluppato quel gusto e quella sensibilità che oggi cerco di trasmettere ai miei clienti.