Lavinia Trojanis, insegnante di joga, e Valentina Baglioni, ostetrica, sono le due diverse anime e le forti colonne dell’associazione Salute e Nascita, attività di promozione sociale nata dall’incontro di esperienze e professionalità complementari. L’obiettivo è la valorizzazione del benessere fisico e psichico nella donna, nella coppia e nel bambino

Sono terra e fuoco, aria e acqua. Sono donne, professioniste. Sono amiche. Lavinia Trojanis, insegnante di yoga, e Valentina Baglioni, ostetrica, sono le due diverse anime e le forti colonne dell’associazione Salute e Nascita, attività di promozione sociale che ha come obiettivo la valorizzazione del benessere fisico e psichico nella donna, nella coppia e nel bambino. Attraverso l’organizzazione di differenti iniziative educative, formative e sociali, mira ad esaltare una cultura che rispetti la fisiologia e la naturalità dei processi che accompagnano le tappe fondamentali della vita dell’essere umano. Come la gravidanza, la nascita. E il cambiamento delle dinamiche con l’arrivo di un nuovo membro in famiglia.

Con sincerità, schiettezza, disponibilità. Senza giudicare, senza dar niente per scontato. “La dolcezza è importante – spiegano le fondatrici – ma non serve certo per indorare la pillola. Occorre, piuttosto, ascoltare, capire e fornire a ognuno gli strumenti adatti per affrontare il cambiamento”.

L’associazione nasce ad Arezzo dall’incontro di esperienze e professionalità complementari. Ma, avendo un’ampia finestra web, raccoglie ormai partecipanti da ogni parte d’Italia. C’è persino qualcuno che segue le dirette da Francia e Cina. Per lo più sono mamme (o quasi mamme) in cerca di utili consigli, di un appoggio e di un confronto con chi sta compiendo il medesimo cammino. Ma non mancano i papà e i nonni desiderosi di capire e allargare i propri orizzonti.

“Quello che abbiamo costruito – spiega Lavinia – è, semplicemente, una rete fatta di relazioni, conoscenze e competenze. Una rete che sostiene e fa sentire meno soli. Ancora oggi è difficile parlare in maniera sincera di ciò che accade in gravidanza, con il parto, con un bambino a stravolgere le nostre consolidate abitudini. Si tende sempre a mettere in evidenza gli aspetti belli, emozionanti, incantevoli. Che ci sono, sia chiaro, sono tanti e devono essere vissuti. Ma, forse, per godersi davvero tutto ciò che accade è necessario conoscere ogni aspetto del percorso e sapere come affrontarlo con serenità”.

“Mi piace pensare a Salute e Nascita – aggiunge Valentina – come ad un villaggio, dove ognuno porta qualcosa di sé per arricchire la comunità. Il nostro obiettivo è una buona divulgazione delle informazioni. Abbiamo iniziato con i corsi di accompagnamento alla nascita e poi abbiamo esteso le nostre attività raccogliendo proprio le richieste di chi ci seguiva”.

Oggi Salute e nascita organizza circa 50, 60 incontri all’anno: corsi di yoga in gravidanza e post parto, incontri sull’allattamento, sull’alimentazione in dolce attesa e su quella complementare per il bambino, focus sul sonno dei neonati, sui capricci, sul pianto, sullo sviluppo psicomotorio e del linguaggio, approfondimenti sull’uso del ciuccio, della fascia, corsi di disostruzione pediatrica, di massaggio infantile, lezioni di rilassamento e visualizzazione e percorsi di accompagnamento alla nascita per le mamme e per le coppie.

La tessera associativa costa 15 euro all’anno. Oltre ai corsi, Salute e Nascita si impegna per rendere la comunità di Arezzo più a misura di famiglie contribuendo, per esempio, alla raccolta fondi di progetti di solidarietà o operando per aprire 6 baby pit stop in città, ambienti protetti in cui le mamme possano sentirsi a proprio agio ad allattare il loro bambino e provvedere al cambio del pannolino.

Lavinia e Valentina si sono conosciute in ambiente professionale e, da subito, si è formato quel legame autentico e genuino che non si accontenta di vivere sul posto di lavoro.

“Non molto tempo dopo il nostro primo incontro – racconta Lavinia – siamo partite per un viaggio, da sole. Quattro settimane all’avventura in Vietnam e Laos”. “Quel che serve per testare una coppia”, aggiunge ridendo Valentina. Al ritorno hanno firmato l’atto costitutivo della società. Era il 2017.

Lavinia è terra e aria: responsabile, attenta, precisa, sicura con una certa dose di leggerezza.

Valentina è fuoco e acqua: determinata, intraprendente, dinamica e travolgente.

Si completano. E, insieme, con impegno, passione e dedizione hanno dato forma a Salute e Nascita regalandole una precisa identità e portandone avanti gli obiettivi e la filosofia.
Nel tempo l’associazione si è arricchita di fondamentali figure come Giovanni Poggini, pediatra, Alessandra Bartolotti, psicologa perinatale, Giuseppina Carboni, psicopedagogista, Elena Bing, ostetrica, Valentina Torelli, fisioterapista pediatrica, Lucia Boncompagni, odontoiatra, Elena Urso, consulente portale, Alice Manneschi, nutrizionista e Kety Argentelli, raccontastorie.

Basilare anche l’aiuto e la partecipazione della Croce Bianca di Arezzo che ha da subito sostenuto il progetto e programma numerose iniziative.

“Prima della pandemia da Coronavirus – spiega Lavinia – organizzavamo tanti eventi in presenza. C’era, per citarne uno, Arezzo coi piedini, camminate in compagnia con i passeggini, e avevamo creato il Cinemamme, proiezioni di film al cinema Eden dedicati alle famiglie dove ognuno poteva essere libero di partecipare con i propri figli senza paura di creare disturbo agli altri”.

“Poi è arrivato il coronavirus e il conseguente lockdown”, continua Valentina. “E’ stato un momento difficile per tante donne in gravidanza e tante neomamme. Si sono trovate sole, spaventate nell’affrontare un viaggio impegnativo e sconosciuto, senza avere il supporto necessario. Ci siamo così trasferiti sull’on line organizzando corsi, approfondimenti e incontri. E’ stato un successo. Non solo di numeri. La nostra più grande soddisfazione sono i ringraziamenti sinceri di chi ha ricevuto un aiuto concreto e importante”.

Con i corsi da remoto i partecipanti sono aumentati in maniera esponenziale diventando sei volte tanti. E molti, ancora oggi che la società sta riconquistando la normalità a piccoli passi, preferiscono la partecipazione virtuale.

“Alcune mamme che si sono conosciute frequentando le attività dell’associazione – aggiunge con soddisfazione Lavinia – si sono ritrovate fondando L’asilo nel bosco, una tipologia di scuola dell’infanzia che si svolge quasi esclusivamente all’aperto incoraggiando il bambino a giocare, esplorare e imparare in un ambiente naturale. Anche questo fa parte della rete, del villaggio”.

Lavinia è madre di Gregorio di 2 anni e mezzo e Valentina di Anna di 3 anni e Alice di 9 mesi. Vivono sulla loro pelle le difficoltà e le gioie dell’essere mamme, lavoratrici in una società che non sempre sembra capire.

“Perché la nostra società – spiega Valentina – è tarata sulla salute maschile che è lineare nel corso degli anni. Quella femminile invece è fasica. E ogni fase merita di essere conosciuta e rispettata. Ma alla donna, per essere considerata uguale all’uomo si chiede di essere uguale all’uomo. E questo è impossibile”.

“Ancora molti dei compiti genitoriali sono declinati al femminile”, continua Lavinia. “E se sotto alcuni aspetti è fisiologico e naturale, sotto altri è incomprensibile. La genitorialità condivisa conviene a tutti”.

Progetti futuri? “Ne pensiamo uno nuovo ogni giorno”, rispondono in coro. “Non è facile portare avanti il lavoro, dedicare attenzione alla famiglia e trovare il tempo di organizzare e gestire le numerose attività dell’associazione. Ormai non è più un hobby, forse non lo è mai stato. Lo abbiamo sempre percepito come impegno. Cerchiamo di portare avanti la nostra filosofia provando a migliorarci ogni giorno. Certo, aiuterebbe molto trovare un sostegno economico, qualcuno che creda come noi in questa idea e si dimostri disposto ad accompagnarci nel percorso”.