Ad Arezzo arriva re.strutture: un’azienda che utilizza la chiave dell’ecosostenibilità e della salvaguardia del patrimonio esistente attraverso interventi professionali di riqualificazione, ristrutturazione, recupero e manutenzione orientati a riportare dignità, bellezza e funzionalità.

Il sogno di Michele Palmerini e Michele Cannoni si sta ramificando in tutto il territorio toscano con una visione lungimirante basata sulla costante formazione dei propri operatori e dei professionisti che collaborano con l’azienda, attraverso i quali la re.strutture dona nuova vita a spazi abbandonati, degradati, inutilizzati o mal utilizzati, Il tutto nel rispetto dei tempi concordati, con standard qualitativi di eccellenza e con piena trasparenza nei budget. Ci sono imprese che nascono per costruire, e altre per ricostruire. Re.strutture appartiene a quella categoria: volge le proprie azioni verso la tutela e il recupero degli edifici portando giovamento al contesto urbano, migliorando il patrimonio esistente con nuove funzionalità e nuova estetica; tutto questo con un nuovo valore agli spazi di vita e di lavoro e conseguenti risparmi economici nel rispetto dell’ambiente.

Ogni intervento porta con sé un’idea ben precisa di cura: per l’edificio e per le persone che lo abitano o lo abiteranno. Il punto di partenza non è mai un cantiere, ma una storia interrotta da riprendere con rispetto. Fondata nel 2017, l’azienda ha scelto di operare nel pieno rispetto dei propri valori etici basati su professionalità, competenza, trasparenza e fiducia, attraverso una filosofia concreta che mette al centro la qualità degli interventi, il dialogo con i committenti e una visione sostenibile dell’edilizia. Non si tratta solo di restauro architettonico, ma di rigenerazione urbana e culturale, attraverso un metodo preciso e una presenza costante.

È da questa visione che nasce il percorso, che l’ha portata anche nel territorio aretino. L’architetto Roberta Galantino è la socia fondatrice della re.strutture Arezzo srl insieme a Michele Cannoni e Tepshi Gezim, il capocantiere che coordina tutte le squadre della sede di Arezzo. La nuova area aretina è stata costituita ufficialmente nel giorno dell’equinozio di primavera simbolo di una nuova fase di vita, di crescita e di rinnovamento: “Esattamente il 20 marzo 2025. Abbiamo lavorato un anno intero per riuscire a raggiungere questo obiettivo, mettendoci tutta la nostra passione con un grande gioco di squadra ”.

Facciamo un passo indietro: come nasce re.strutture?

“E’ stata fondata da Michele Palmerini, geometra, e Michele Cannoni, architetto, che si sono incrociati e scontrati in un cantiere e da allora è nata una grande amicizia fatta di stima reciproca, che li ha portati a realizzare il loro sogno, avviare un’azienda dal cuore umano. Due persone che hann avuto una visione a lungo termine sotto il profilo imprenditoriale, si sono spinti oltre Sinalunga, dove risiede il quartier generale, creando delle sedi satelliti quali Siena, Perugia e Firenze e ora Arezzo”.

Qual è la filosofia che sta dietro alle scelta di specializzarvi nel recupero e nella riqualificazione degli immobili, evitando le nuove costruzioni?

“Per volontà non facciamo nuove costruzioni, a meno che non si tratti di demolizione e ricostruzione. Abbiamo un patrimonio artistico e culturale importante in Italia, e poco spazio per costruire. Quindi perché non recuperare le strutture e farle rinascere attraverso un recupero edilizio o una riqualificazione? Negli anni abbiamo ristrutturato tanti edifici, casali che oggi si sono trasformati in strutture ricettive, agriturismi ma anche edifici storici come chiese. Avendo più di 45 operatori distinti tra capo cantierie operai specializzati affiancati da un team di professionisti che ci assistono in ogni fase, ci siamo accreditati come azienda edile in ISO 9001 con un ente tedesco la TUV. Il quartier generale di Sinalunga si occupa anche di appalti pubblici”.

L’idea dei “quartieri satellite” è un’intuizione interessante: cosa rappresentano per voi questi poli operativi nelle province vicine, e in che modo si integrano con il vostro modello aziendale?

“Palmerini e Cannoni hanno avuto questa idea sulle province vicino a Sinalunga. Oggi siamo presenti ad Arezzo, Siena, Perugia e Firenze. C’è una forte sinergia tra sedi, con un interscambio di informazioni e lavoro. E’ una visione volta ad ampliare il raggio d’azione, puntando sul lato umano dell’edilizia: dagli spostamenti degli operatori, alla strategia commerciale, al curare il rapporto tra l’operatore e la sua famiglia. E’ un processo di ottimizzazione del lavoro, della produttività e dei costi. Tutte le nostre realtà hanno questa filosofia”.

L’apertura della sede di Arezzo è recente. Quali caratteristiche ha questo territorio, e in che modo avete adattato la vostra proposta al suo mercato specifico?

“Il valore aggiunto è semplice; l’azienda si fonda sui valori etici e questi sono stati portati anche nel territorio aretino. La trasparenza unisce e rafforza il legame tra noi e il cliente, che sia un privato o un professionista. Il nostro target deve avere dei requisiti di qualità che si allineano ai nostri valori. Ogni sede ha un team formato da un direttore tecnico, un direttore commerciale e un capo cantiere, ognuno con un ruolo e una meta ben precisa e delineata. Ci prendiamo cura del cliente in ogni fase del cantiere cercando di aggiornarlo passo dopo passo su ogni lavorazione. La nostra professionalità punta a creare uno scambio di informazioni chiare con il nostro interlocutore, lavorando in un clima di fiducia reciproca”.

Avete ottenuto la certificazione ISO 9001 e puntate sulla formazione, anche umana, dei vostri operatori.

“Investiamo sulle persone ponendo molta attenzione alla formazione non solo dei nostri tecnici e professionisti ma anche degli operatori che ogni giorno rendono possibile la realizzazione di spazi progettati per la comunità e per i singoli individui. La re.strutture investe costantemente non solo sulla formazione tecnica e pratica ma abbraccia anche la sfera della crescita personale e professionale. In ultimo la grande meta dei fondatori Cannoni e Palmerini: una scuola di formazione per gli operatori. Recuperare quelle persone che hanno bisogno di lavorare o le nuove generazioni e creare una formazione per le altre imprese, aiutandole a sviluppare il lavoro”.

C’è un segreto nel portare avanti questo sviluppo sempre più in crescita?

“Nessun segreto. Secondo me come tutte le attività, senza peccare di presunzione, la carta vincente è la collaborazione: sapere che puoi contare su una persona o un gruppo che nei momenti di difficoltà ti aiuta-aiutano e supportano. Le parole chiave sono: umiltà, ascolto e comunicazione”.