Sognava di diventare avvocato penalista. Invece Giovanni Alunno oggi è un agente immobiliare che porta avanti l’agenzia fondata dal nonno più di 70 anni fa

“È una storia tanto bella quanto impegnativa, io impersono la terza generazione di agenti immobiliari a Cortona” – lo dice con il sorriso sulle labbra e con una immensa soddisfazione, Giovanni Alunno. Oggi è lui che porta avanti la rinomata agenzia Alunno Immobiliare – Cortona Real Estate.
Nel 2020 l’attività fondata da suo nonno Giovanni ha festeggiato settanta anni, un traguardo non da poco.
“L’agenzia è stata aperta negli anni ’50, è andata avanti con mio padre Paolo e oggi prosegue con me. Questo lavoro me lo sento come un vestito cucito addosso, del giusto materiale e delle giuste misure; insomma, è fatto apposta per me. Dall’agenzia sono passati molti personaggi famosi, l’ultima in ordine temporale è Jasmine Trinca; mio nonno ha ricevuto Frances Mayes, autrice del celebre Under the Tuscan Sun, quando lei era qui alla ricerca della casa dei sogni”.

Gli immobili trattati si trovano soprattutto a Cortona, ma ce ne sono molti altri ad Arezzo, nel senese e in Umbria.
È curioso come Giovanni, oggi, si ritrovi a vendere nuovamente case che in passato ha venduto suo padre, o addirittura suo nonno.
Quello che colpisce di più, è come lui non si definisca un semplice venditore, bensì un professionista che cerca di capire le esigenze delle persone e che si impegna per soddisfarle: “Il mio obiettivo è aiutare i clienti a trovare la casa perfetta. Parliamo dell’acquisto di una proprietà, di investimenti importanti, di cambi di vita. Sono questioni delicate da trattare, per questo l’onestà e la trasparenza sono fondamentali nel mio lavoro”.
Giovanni è un fiume in piena e racconta la gratificazione che prova quando, dopo tanto tempo, le persone alle quali ha venduto una casa lo chiamano entusiaste e soddisfatte proprio come all’inizio, perché significa che l’acquisto si è rivelato giusto anche a distanza di anni.

Lei oggi è felice e appagato da ciò che fa ogni giorno, ma perché ha voluto proseguire sulla strada di famiglia?
“All’inizio non mi piaceva l’idea, lo ammetto. Ho studiato giurisprudenza, volevo diventare un avvocato penalista. Avrei potuto lavorare a Roma, in uno studio importante, ma ho cambiato rotta. Mio padre ha portato avanti con dedizione l’agenzia immobiliare e dentro di me è lentamente maturata la consapevolezza che continuare sul percorso tracciato dalla mia famiglia, sarebbe stata la cosa giusta da fare”.
Dopo un periodo nella capitale, Giovanni è quindi tornato a casa, dedicandosi al progetto di famiglia e facendo evolvere l’attività: “Ho creato uno spazio di cui vado fiero. Ho messo in campo attività di marketing, ho preso contatti con agenzie internazionali, ho fatto corsi di formazione professionale: tante attività che mio padre e mio nonno mai avrebbero immaginato. La gioia, l’entusiasmo, la soddisfazione che provo oggi, vengono proprio da questo processo di evoluzione dell’agenzia. Ho aperto nuovi orizzonti per Real Estate”.
Ma c’è un altro orizzonte che ha aperto la terza generazione di Alunno Immobiliare, quello relativo al co-branding: “Ho investito e continuo ad investire molto sulla cooperazione con altre agenzie, perché credo che non esista attività migliore del lavorare e collaborare con i colleghi. Credo che la concorrenza esasperata sia inutile e che sia invece costruttivo aiutarsi per raggiungere gli obiettivi”.

Non solo idee innovative da coltivare e strade nuove da percorrere, c’è anche un progetto che Giovanni ha nella testa da tempo e che vorrebbe realizzare.
“Basta davvero poco per fare qualcosa di importante per la vita delle persone, per questo vorrei legare Alunno Immobiliare a progetti di beneficenza. Tra l’altro, credo che sia un po’ un affare di famiglia aiutare gli altri. Negli anni ‘70/’80 mio nonno, ogni domenica, andava in rosticceria e portava dell’arrosto al ricovero per lasciarlo alle persone anziane. Aveva il cuore grande, amava fare del bene. All’epoca era una persona agiata, tanto che a Cortona, oltre all’agenzia immobiliare, aprì anche un negozio di abbigliamento. Quando chiusero l’attività e lui ormai non c’era più, trovarono un quaderno con tutti i capi che aveva dato alla gente bisognosa senza volere soldi. Insomma, era generoso e aveva dei valori profondi che sento anche miei e che intendo portare avanti”.
Nella cittadina etrusca il nome Alunno è legato non solo all’agenzia, ma anche al centrale Hotel San Michele, situato nell’antico Palazzo Baldelli, e a Villa Borgo San Pietro: “Sia l’hotel che la vecchia fattoria del ‘500, sono stati sistemati interamente da mio padre, che considero un mito per il grande lavoro che ha svolto nel corso degli anni. Lui oggi si occupa dell’hotel. La villa invece, che conta 14 camere e 5 appartamenti, circondata da sei ettari di bosco, è gestita da mio fratello Nicolò”.

“Ho investito sulla cooperazione con altre agenzie. Non c’è attività migliore del collaborare con i colleghi”

Quali sono state le vendite più importanti di Alunno Immobiliare, dall’inizio dell’attività ad oggi?
“Ce ne sono state molte, ma sono tre quelle più significative, perché riguardano luoghi davvero unici. Negli anni ‘70/’80 mio nonno ha venduto la Tenuta di Reschio, un angolo di Umbria comprendente un castello, numerosi casali da ristrutturare e svariati ettari di terra. Oggi è una struttura ricettiva che ospita star internazionali. Mio padre si è invece occupato della vendita della cinquecentesca Villa del Colle del Cardinale a Colle Umberto, nel perugino, passata in un secondo momento al Ministero dei Beni Culturali. Io ho venduto Villa Il Bacchino, che si trova a soli undici minuti a piedi dal centro storico di Cortona, e che è stata a suo tempo proprietà di personaggi noti, come ad esempio la famiglia Pavolini”.
Come è possibile immaginare, le proprietà più importanti trattate da Alunno Immobiliare vengono spesso vendute a clienti stranieri: “Non tanto per un fatto economico, quanto per quello che loro comprano realmente qui: non un semplice immobile ma la qualità di vita. L’attico a New York o la villa con piscina a San Diego, non varranno mai quanto una proprietà immersa nel verde della campagna in Valdichiana o in questa zona”.

E gli anni segnati dal Covid-19 come sono stati per il mercato immobiliare? L’agenzia ha risentito del fatto che i clienti, soprattutto stranieri, non siano potuti venire sul posto per vedere gli immobili?

“Può sembrare paradossale, ma siamo riusciti a vendere anche non in presenza. Ci sono persone che hanno visto dal vivo le case comprate ben sette mesi dopo l’acquisto. Grazie alla tecnologia non ci siamo fermati, con le videochiamate abbiamo mostrato le proprietà in tempo reale e abbiamo potuto realizzare materiale fotografico e filmati di alta qualità da inviare alle persone interessate. Passati i mesi di lockdown, adesso il settore immobiliare sta vivendo una buona fase, tendenzialmente in risalita. Il periodo è florido, ma è importante stare al passo con i tempi e non fermarsi mai, per questo continuerò ad aggiornarmi e a sviluppare idee nuove per stare sul mercato, con l’auspicio di poter andare avanti minimo per altri settantatré anni. In questo percorso di crescita continua, ho sempre accanto la mia compagna, Michela, che mi aiuta e mi stimola ogni giorno”.
Non resta quindi che augurare ad Alunno Immobiliare di proseguire nel settore con costanza e passione, così com’è stato fino ad oggi.