Una scia travolgente e frizzante. Castigli, cosmetologa, ha preso nel 2014 le redini della storica profumeria di Arezzo, “Primavera”.

O meglio: la prima vera profumeria della città. “Il negozio è stato aperto nel 1949 dalla signora Gisella. Arrivava da Firenze e a quei tempi i profumi si compravano in farmacia o dal barbiere, non esisteva un negozio dedicato.

Fu lei, ben 76 anni fa, ad portare in piazza San Jacopo un’apprezzata novità” Una storia che Elisa racconta con orgoglio. Dopo il liceo aveva intrapreso il percorso universitario in farmacia, per poi virare verso la chimica dei prodotti cosmetici.

“Con questo negozio, penso che il destino ci abbia messo lo zampino. Poco prima di laurearmi, ogni volta che passavo davanti alla profumeria pensavo alla bella storia che c’era dietro. Mi faceva letteralmente impazzire. Dopo la laurea ho lavorato tra Milano, Brescia e Udine, ma con l’idea fissa di tornare ad Arezzo. Amo la mia città, le mie radici sono profonde. Quando ho saputo che la Primavera era in vendita, l’ho preso come un segno. Mi sono fatta avanti, anche se non ero — e non sono tutt’oggi — una commerciante. Non sapevo nulla di clienti, iva, burocrazia. Mi sono buttata e ho imparato tanto di un mondo per me sconosciuto.”

Nel novembre 2014, Elisa batte il suo primo scontrino. Di esperienza ne ha fatta molta da allora e la profumeria si è evoluta cambiando veste: “È stato difficile, ma a distanza di undici anni da quella scelta fatta con il cuore, sono felice. So che questa è l’unica cosa che voglio fare. La parte che amo di più? La ricerca dei prodotti cosmetici: scovare piccoli laboratori in tutta Italia, luoghi speciali dove posso seguire passo passo la creazione di creme, sieri, detergenti. La passione per i profumi, che oggi sono i prodotti principali in negozio, è nata dopo.”

Oggi “Primavera” è sinonimo di ricerca costante, in particolare nel settore dei profumi artigianali e di nicchia. Una scelta che ha portato Elisa a una decisione drastica: “Ho tolto dagli scaffali le grandi aziende rinomate, quelle che sapevo funzionassero bene sul mercato aretino. Volevo andare oltre.

Oggi ne sono rimaste solo due. Gli altri profumi, per la persona e per l’ambiente, sono di produttori molto piccoli.” Una scelta coraggiosa, soprattutto in una città di provincia, dove puntare su prodotti poco conosciuti era un azzardo. Ma ha funzionato: “Dopo un primo momento di timore, sono arrivate le soddisfazioni. Anche grazie all’arrivo di Gianluca, che ha una passione incredibile per i profumi. È riuscito a trascinare me e Roberta, altra collaboratrice fondamentale, in questo mondo straordinario.”

Gli occhi di Elisa brillano mentre racconta l’emozione che può suscitare un odore. La scintilla che si accende in una persona quando un profumo tocca una nota dell’anima.

È come un viaggio che riporta la mente indietro, risvegliando sensazioni uniche: gioia, dolore, nostalgia. La magia che scatena un profumo è indescrivibile. Quando lo faccio sentire a un cliente, si crea un legame immediato. Si vede quando riaffiorano emozioni dimenticate, custodite in un angolo remoto della memoria.” Agrumato, speziato, legnoso, vanigliato o muschiato. Con note d’incenso, di cenere, o che ricordano la pioggia. Il profumo ha una potenza sensazionale: “È un accessorio che racconta chi siamo e che cambia con il nostro stato d’animo. Ogni mattina si può scegliere di indossare un profumo che trasmette energia o dolcezza. Il nostro lavoro alla Primavera è comprendere queste sensazioni e dare loro voce. È complesso, sì, ma ogni volta mi stupisce.”

La selezione dei nuovi profumi è un’operazione continua, che Elisa, Roberta e Gianluca curano insieme. Oggi i cosiddetti “nasi” — gli esperti che miscelano oli essenziali e materie prime — sono molti più di un tempo, e scegliere quali portare in negozio è sempre più difficile: “Ogni naso ha un’identità diversa, e voglio che qui ci sia varietà, ma sempre di alta qualità. Uno degli ultimi che abbiamo inserito è un vero alchimista: fa viaggiare con i profumi. Crea prodotti così complessi che bisogna accompagnare la persona alla scoperta, insegnando a capire ciò che sta sentendo. È questo che vorrei: non solo il profumo commerciale che accontenta tutti.”

Oggi esistono diversi tipi di profumerie: commerciali, mass market e di ricerca. Elisa ha le idee chiare sul futuro: “Voglio che la Primavera diventi una vera profumeria di ricerca. Abbiamo quasi del tutto abbandonato il commerciale. Il resto è frutto di nostre scelte. Questo è il progetto: trasformare il negozio in un luogo d’incontro, dove conoscere i nasi — italiani e internazionali — e vivere il profumo come scelta personale e profonda.

Vorremmo che sempre più persone scoprissero cosa c’è dietro un profumo: ricerca, arte, storie, anime creative. Un invito a venire ogni volta che si sente il bisogno di ritrovarsi, attraverso la fragranza che più rispecchia il proprio momento di vita.”

Elisa insegna che il profumo è magia: una potenza enorme concentrata in poche molecole spruzzate sulla pelle o nell’aria, che riesce a raccontare chi siamo.