Una coppia esplosiva, i due atleti hanno conquistato la vittoria nel Campionato Italiano Professionisti nelle Danze Latino-Americane

Martina Restuccia è siciliana, Nicola Leprai aretino, di Civitella in Valdichiana. È stato il ballo a farli incontrare: si sono conosciuti poco più di 9 anni fa, quando hanno iniziato a ballare insieme grazie ad un insegnante in comune.

“Entrambi eravamo alla ricerca di un partner e l’insegnante ci ha fatto fare una prova. Siamo andati subito d’accordo e dopo poche settimane, ho lasciato la mia Sicilia per trasferirmi in Toscana” – racconta Martina.

Lei, balla da quando ha 6 anni, lui, da quando ne ha 10.

“Ho iniziato a ballare dopo una lezione di prova fatta alla scuola elementare, rimasi affascinato da questo sport e da quel momento non ho più smesso” – spiega Nicola – I  miei genitori ballavano da sempre, mi avevano  proposto più volte di provare, ma io non ne avevo mai voluto sapere niente. Nel 2011, hanno aperto una scuola di ballo ad Arezzo, dove oggi, 22 anni dopo, io e Martina insegniamo. Una bella storia nata decisamente per caso”.

“Perché hai deciso di proseguire in questa avventura?”

“Grazie alla danza esprimo la mia personalità a tutto tondo, e il fatto che la nostra disciplina ci permetta di confrontarci in competizioni, alimenta da sempre il mio spirito fortemente agonistico. In più credo che ormai la danza sia diventata un amica fondamentale nella mia vita. Mi è capitato di dover affrontare dei periodi difficili e lei c’è sempre stata, per sfogarmi, per trovare la forza per affrontare i problemi e a volte perché no, anche per evadere dai quei problemi. E poi, c’è sempre stata anche nei momenti di gioia, anzi, spesso ne è stata la protagonista: l’ultima volta è stato al Campionato Italiano Professionisti nelle Danze Latino-Americane, dove ci siamo laureati Campioni… insomma, la danza per me è come un amica che c’è sempre, in qualsiasi situazione”.

Seppur da due parti opposte dell’Italia, la storia di avvicinamento alla danza di Martina, è simile a quella di Nicola. Anche i suoi genitori infatti ballavano…

“Ero una bambina molto timida, e quando chiesi ai miei genitori di poter provare a ballare, erano increduli… solitamente non andavano nemmeno alle feste di compleanno senza mia mamma – ride, ndr – Quindi non perse tempo, e la settimana successivo ero già iscritta alla scuola di ballo. La timidezza non l’ho superata subito, ma fin da subito ho capito che ballare mi avrebbe permesso di esprimermi, e poi mi piaceva imparare, impegnarmi e vedere i risultati. Ho continuato a ballare perché quando scendo in pista posso essere tutto ciò che voglio, tutte le versioni di me che di solito sono nascoste: c’è la Martina sensuale, quella sexy, quella drammatica, quella aggressiva…”.

Fin da ragazzini entrambi hanno partecipato a molte gare nazionali, trofei e coppe, ma anche a campionati regionali, interregionali e ai campionati italiani, i quali hanno permesso loro di fare i passaggi di classe di merito dalla classe C fino alla classe As, ovvero la classe Internazionale, quella di maggior rilievo prima di passare ai professionisti.

“Proprio in questa categoria, la As, da quando siamo insieme abbiamo disputato più di 30 finali internazionali in gare di grande prestigio in Romania (Transilvania Gran Prix), Slovenia, Olanda (Holland Masters), Germania, Lussemburgo, Bulgaria, Lituania, Portogallo, anche in Russia e in Ucraina, solo per citare alcuni paesi nei quali abbiamo gareggiato… I risultati di queste gare ci hanno permesso di entrare nei 50 al mondo in un ranking che conta circa 3000 coppie!”.

Martina e Nicola sono dei grandi atleti, che già avevano ottenuto ottimi risultati prima di incontrarsi, ma che insieme sono davvero una forza della natura, tanto che a gennaio di quest’anno, hanno conquistato il gradino più alto del podio nel Campionato Italiano Assoluto che si è svolto a Riccione, diventando quindi campioni italiani

“Tra l’altro, a dicembre siamo stati anche premiati dalla WDSF, World Dance Sport Federation, per essere tra le prime 10 coppie al mondo, una posizione che ancora manteniamo”.

“Cosa significa ballare a livello professionale?”

“Significa realizzare un sogno, tra grandi soddisfazioni ma anche con importanti sacrifici, è innegabile: c’è il privilegio di poter lavorare con la propria arte ma c’è anche la consapevolezza di aver passato anni e anni tra le pareti di una sala da ballo a sudare, investendo tempo per allenarsi e migliorarsi, imparando anche con i migliori professionisti al mondo, sapendo che nel frattempo gli amici andavano a divertirsi, in vacanza o a fare una serata. Ma sono sacrifici che rifaremmo, senza ombra di dubbio”.

Nicola e Martina, sono anche nel board dei Direttori Tecnici della Regione Toscana, e si allenano sei giorni su sette alla settimana. Talvolta può capitare che saltino due giorni a settimana di allenamento, poiché essendo anche insegnanti e giudici di gara, può capitare che siano fuori Arezzo.

“Di gare ne avete fatte davvero tante, sia insieme che con altri partner, prima che vi incontraste: cosa significa essere giudicati durante una competizione?”

“Essere giudicati è sempre una sfida che viviamo soprattutto con noi stessi, vuol dire cercare di migliorarsi continuamente. E poi, entrare in gara non significa solo cercare l’approvazione dei giudici, ma creare empatia con il pubblico, offrirgli uno spettacolo e vedere i loro occhi sorridenti e sognanti mentre ti seguono, ballo dopo ballo…”

Con le loro parole, Martina e Nicola fanno sognare, portano ad immaginarli sulla pista da ballo concentrati, coinvolgenti e felici di far vedere a tutti quello che sanno fare…

“Qual è il vostro prossimo obiettivo?”

“Il campionato del mondo che si terrà a metà aprile in Moldavia, a Chisinau, dove andiamo in qualità di Campioni per la Federazione Italiana… poi saremo impegnati in altri appuntamenti importanti, come il German Open Championship, la Coppa del Mondo e il Campionato Europeo. Daremo il massimo come sempre e cercheremo di portare la bandiera italiana più in alto possibile”.

Buona fortuna ragazzi, siete un orgoglio per la Valdichiana, per Arezzo, per la Toscana e per l’Italia intera!