Quella di Poti Pictures è la storia migliore per inaugurare il nuovo corso di Up Magazine. Alcuni dettagli li avrete già notati, a cominciare dal restyling grafico che conferisce freschezza al giornale senza perdere di vista la continuità con il passato.

Questo numero del trimestrale, il quindicesimo della serie, è dedicato al macrotema del sociale, che nella nostra città è declinato in molteplici forme, tutte meritevoli di attenzione, rispetto e sostegno. Noi abbiamo scelto di raccontarne alcune, nel tentativo di mettere in luce le varie sfaccettature della solidarietà, dell’impegno per il bene collettivo, del dedicarsi agli altri. Ne viene fuori un ritratto incoraggiante del territorio, dove persone, associazioni, istituzioni si mettono all’opera ogni giorno per migliorare la qualità della vita delle fasce più deboli della popolazione. Welfare, cittadinanza attiva, integrazione sono parole chiave che ci accompagneranno nelle pagine che seguono e che saliranno a galla praticamente a ogni riga.

Poti Pictures è la copertina ideale per Up e per tutto il mondo del terzo settore, motore silenzioso e indispensabile del vivere comune. La prima casa cinematografica sociale al mondo è nata ad Arezzo, lavora con disabili intellettivi e pone davanti agli occhi di tutti noi, in modo ironico e leggero, il problema pesante delle inabilità. Dietro le foto di Paolo e Tiziano, due attori speciali che stanno facendo incetta di premi per la loro disinvoltura davanti alla cinepresa, ci sono tante risposte cui forse non avevamo pensato.

Le 44 pagine del magazine sono anche stavolta ricche di spunti di riflessione, di immagini che si lasciano guardare, di fari puntati su angoli di quotidianità da scoprire o riscoprire. Ma sono anche, come dicevamo in apertura, il prologo all’ampliamento della nostra avventura editoriale.

Dai primi di febbraio Up proporrà approfondimenti settimanali sul web con articoli, gallery e video. Il sito sarà rinnovato nei contenuti e nella grafica e diventerà un ricchissimo serbatoio di notizie. Tutto ciò grazie all’impegno dell’editore, Atlantide Adv, e alla partnership con Chimera Gold, azienda aretina in costante crescita che ha creduto nel nostro progetto e che ci ha consentito di compiere un grande salto di qualità.

Perché di cose da raccontare, ad Arezzo e nella sua provincia, ce ne sono moltissime. E Up non vuole restare indietro.